Ho sempre pensato che fosse necessario mettersi in discussione.
Questa riflessione nasce dopo aver letto il bellissimo articolo sulla Leadership della Dottoressa Alessia Canfarini, che tra metafore e riflessioni, più che attuali, traccia una linea ben definita di cosa significherà essere Leader quando tutto il mondo avrà superato l’ultimo ostacolo, l’ultimo muro, quello che ti fa intravedere da lontano il braciere della vittoria (metafora ispirata alla mia passione per le “Spartan Race“)
L’articolo della Canfarini, con lungimiranza profetizza quelli che saranno gli skills dei nuovi Leader che sopravviveranno alla sfida del dopo “Covid-19”:
Saper parlare chiaro, Immaginare, Preparare, Assegnare, Comunicare, Agire, Aggiustare, Empatizzare e Ingaggiare.
Per camminare è necessario perdere l’equilibrio
Lo sa bene il bambino che muove i primi passi, incosciente dei pericoli che corre: se vuoi iniziare a camminare devi perdere il tuo equilibrio.
Ogni sportivo prima di un gesto atletico sa, che per poter riuscire, dovrà sbilanciarsi per un attimo per poi atterrare più stabile di prima.
Così ogni Consulente deve essere in grado di consigliare il proprio cliente su ciò deve cambiare, deve istruire su come essere mutevole, deve dimostrare di aver fatto la stessa cosa da “leader” in primis; deve avere la forza ed il coraggio di saper osare perché da sempre, ma in particolare in questo momento, tutti gli obiettivi sono al di la della propria zona di comfort e delle proprie consolidate abitudini.
Relazioni
Nella mia esperienza di Consulente presso le aziende, ma anche di partner nelle mie esperienze passate, dovendo analizzare i modelli organizzativi aziendali per la valutazione dei rischi, mi trovo spesso davanti a selezioni dettate più dalla volontà di “rifuggire problemi” che al coraggio di investire in capacità e skills personali del candidato. Queste scelte portano l’azienda ad essere improduttiva o non completamente competitiva, perché per paura di perdere la propria leadership, l’imprenditore preferisce scegliere, magari inconsciamente, personale “di facile gestione” e con capacità limitate oppure tende a soffocare qualsiasi iniziativa per affermarsi agli occhi del personale.
Sopratutto nei momenti di crisi è necessario sempre, sopratutto per i profili senior, circondarsi e relazionarsi con risorse che siano sempre in grado di metterti in discussione, che siano sempre in grado di farti vedere la realtà in modo diverso e che ti spingano a non fermarti.
Nella mia carriera imprenditoriale, ho selezionato e assunto più di 25 persone, il mio obiettivo è sempre stato quello di circondarmi di persone capaci, curiose e che potevano portare nelle mie aziende dell’innovazione o comunque dei punti di vista differenti.
Essere in grado di lasciar fare e utilizzare la propria seniority per correggere; la regola della “perdita dell’equilibrio” deve essere valida per tutte le risorse umane a partire dai livelli più bassi o junior.
Formazione e strategia
Nei momenti di crisi, mi hanno insegnato che è necessario in modo freddo e distaccato prepararsi al cambiamento.
Lavorare sull’immagine che il mondo del domani ricorderà di te nel mondo di oggi. Marketing, ma anche e sopratutto formazione.
Essere pronti alle nuove sfide, saper cogliere quelle che saranno le nuove esigenze:
Privacy, Cyber Security e Sicurezza sui luoghi di lavoro
Ritengo che la Pandemia abbia acceso un faro, nell’ambito della Consulenza specialistica nella Cyber Security e Sicurezza sui luoghi di lavoro, ne sono prova le decine di data breach propri di questo periodo (INPS, VIRGIN MEDIA, ZOOM , EMAIL.IT, etc.), ma anche di tutte le notizie e le informazioni che girano attorno al fatto che molte, forse troppe aziende Italiane, rispetto anche alla media Europea, non sono al passo con gli standard, l’educazione aziendale e la formazione in materia di sicurezza sul lavoro.
Per quanto riguarda la Cyber Security il processo, l’interesse e lo sviluppo del settore era già fortemente in crescita per le medie e grandi realtà, sono certo che finita la crisi, tra i leader d’azienda più visionari ci sarà una corsa ad implementare sistemi sempre più sicuri nell’ottica della conquista di nuovi mercati e per far fronte alla concorrenza.
Anche in Italia, anche le piccole e medie imprese comprenderanno che la sicurezza dei dati non è solo un obbligo di legge, ma anche un’opportunità di business.
Nell’ambito del mio ruolo di DPO, vengo chiamato a valutare i software di gestione aziendale ed è il mio compito istituzionale di scegliere quello che in primis offre le maggiori garanzie circa la protezione dei dati
Mettersi in discussione: tornare alle origini.
Ogni consulente, titolare d’azienda e leader dovrebbe dedicare una parte del proprio prezioso tempo alla formazione; comprendendo in anticipo quelle che saranno le sfide del domani, ho approfittato di questo periodo in cui ci si è riorganizzati per lavorare da remoto full time, per sfruttare anche tutto quel tempo che prima era dedicato agli spostamenti in auto da e per il cliente, per approfondire alcune tematiche che sono certo saranno utili per i miei clienti:
- Completando il mio percorso formativo da RSPP;
- Approfondendo la formazione Privacy in ambito Marketing;
- Approfondendo con un corso manageriale alcune delle tematiche più attuali proprie della Cyber Security
Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa.